Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
Le Poesie

Senza Titolo

Araldi del bene, preti ed amanti
coi vostri valori ben scintillanti
i vostri versi non san che parlare
di cose belle, dolci o d'amare
ma eccomi a voi stolti ed inetti
per metter luce su atroci difetti
male menzogna sofferenza e dolore
sono alle porte delle vostre dimore
Sono signore ed oscuro mentore
di chi si sente un'ombra sul cuore
parlo di guerra e delitti atroci
di stragi assinii e saccheggi feroci
Nel male io vivo lontano dal sole
v'ammalio e v'incanto con false parole
Voi dite del bene d'esser protettori
di farne agli altri sian dame o pastori
poi in nome di un dio che manco v'ascolta
siete pronti alla strage ed alla rivolta
Ed ora vi dico miei cari signori
è giunta ormai l'ora di atroci terrori
nell'anima fonda non giace più speme
nè cresce più pianta dal piccolo seme
non sorgerà sole nel vostro domani
futil fuggire in remoti reami
l'ombra più scura tende le braccia
paladini tremate, è aperta la caccia


Danaban








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