Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
Le Poesie

Cyntia contro la notte

Ho superato la tempesta di sabbia, ho valicato le montagne brulle e minacciose,
ho sudato a lungo sotto il sole cocente
mi sentivo temeraria e invincibile
godevo di amore e stima da parte del mio Maestro e amante
poi
è calata la notte senza stelle e senza luna
fredda silenziosa arida e indignata
contro di me che avevo superato e vinto troppe battaglie
e che credevo di essere forgiata a dovere!
"Punirò la tua arroganza!" tuonò la Dea Notte dopo avermi osservato con sdegno a lungo
"Credi di essere sorella della Luna e figlia della Notte?
Non lo sei!
E se non supererai le prove più atroci
non lo sarai MAI!!!!
Tornerai a marcire nell'agonia del deserto senza fine e senza gioia!"
Calò su di me la Notte
dura come l'acciaio
indomabile come la pietra
ringhiosa come una nemica feroce.
E cominciò a vomitarmi addosso
guerre, carestie, miserie, paure.
Vissi giorni di agonia
vissi giorni di solitudine
di paura
d'incertezza e di desiderio di morire e farmi del male
il mio amante e Maestro perse il senno durante una battaglia
divenne pazzo e non sapeva più chi era
non sapeva più chi ero
mi aggredì
combattei più volte alternando sconfitte e vittorie
fughe e inboscate
agguati e sonni brevi e tormentati.
I miei nervi stavano per crollare
ma i denti mi si stringevano da soli
e continuavo
come per inerzia
a combattere contro l'accanimento della Notte su di me.
Finché decisi che non potevo più essere solo una guerriera
un'impavida paladina contro la malvagità
e l'aridità dei deserti
decisi
sola
senza il mio Maestro
senza amanti
come una vestale che immola la propria vita
di vendere le mie gesta
così che anche se la Notte eterna mi avesse perseguitata
non sarei morta di stenti e di paure
Ed entrai a Silmaril in cerca del miglior offerente
e mentre vendo le mie abilità in battaglia
sono qui ancora a raccontarvi dell'inizio di

Cyntia la mercenaria                 








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