Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
Le Poesie

Non di soli mob...

Sono qui, seduto su un costone di roccia, in uno dei punti più alti del canyon elementale. L'aria è pulita e profumata già non più del caldo torrido della giornata quanto della frescura della sera incipiente. Di tanto in tanto qualcuno passa vicino a me, tanto da sfiorarmi il mantello, ma non me ne curo: non sono qui per combattere, tanto che sono completamente disarmato, ma per riflettere, o forse per dare libero sfogo ai ricordi. Ricordare è la cosa che mi viene meglio: qui tutto parla delle persone perdute, delle sensazioni perdute, qui tutto parla solo di ricordi... quante volte ho percorso con la mia compagna questi sentieri, alla ricerca di un nemico ostile da abbattere per acquistare esperienza, quante volte siamo morti assieme tentando di affrontare avversari più forti di noi, in cerca di gloria o di preziosi oggetti che ci rendessero più forti, quante volte ci siamo stretti l'uno all'altra durante le buie e ventose notti dell'altopiano scrutando il buio per scorgere il pericolo incombente, e nello stesso tempo confortandoci a vicenda con la nostra presenza. Mi guardo... quasi tutto quello che indosso l'ho preso a nemici che io e lei abbiamo affrontato insieme, combattendo fianco a fianco, a partire da Bilbo, al quale abbiamo preso Pungolo, arma a quel tempo ideale per una maga, fino al mitico Unicorno che per due volte ci ha mandato a vagare per le praterie del cielo prima di soccombere sotto i nostri colpi, validamente sostenuti dall'amico comune Cleylot. Quanti giorni, quante notti... quanti nemici sotto le suole dei nostri stivali. Amica mia, quale percorso seguono i tuoi silenziosi passi di maga? Quanto dovrò girare per queste lande per poterti incontrare di nuovo? Sono stanco di uccidere se non posso più gioire insieme a te per essere di un piccolo passo più vicini all'immortalità, e a che scopo uccidere Sir Galahad se non posso più donarti i suoi bracciali? Non sono mai stato un solitario, ma ora sono semplicemente solo.

La notte è ormai scesa sul canyon. Mi alzo in silenzio e mi incammino verso casa, recuperando durante il cammino anche le mie armi. Inizia a piovere, e mi balenano alla mente le parole di un vecchio amico, incontrato in un altro luogo e in un'altra epoca: "........e tutte queste immagini andranno perdute, come lacrime nella pioggia......."


Brand il Forester








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