n un luogo di cui non si sa la posizione, in un tempo perso lungo la strada, guardo davanti a me
e osservo uno spazio infinito, una coperta verde copre il mondo che vedo, impetuose le cascate si
tuffano dalle vette e cristallina l'acqua del fiumiciattolo corre vispa per la sua strada; ogni
tanto mi giro e trovo un albero tagliato in due, un fiore che russa o un pezzo di terra bruciata,
tutte distrazioni di una maga un po' pasticciona. ^_^
Dopo essere partita dalla cittadina ed aver salutato i miei più cari compagni, arrivai, per
puro caso e fortuna, in un posto mai visto prima, era il posto che inconsciamente cercavo, la quiete
tanto desiderata.
Sembra che nessuno e niente possa turbare l'armonia della natura qui, sto viaggiando in me stessa,
sto trovando le mie risposte.
Durante il mio cammino incontrai un mago delle ombre, il potente Lobram, che dopo avermi sfidato, era
vergognosamente fuggito durante il combattimento; poco prima del tramonto lo spettacolo si mostrò
ai miei occhi e arrivai qui, presi il mio libro degli incantesimi con l'intenzione di riguardare
ciò che è in mio potere e, con grande stupore, mi accorsi che Lobram aveva creato un
lucchetto d'ombra, impedendomi intelligentemente la sua apertura.
Non sapevo cosa avesse in mente, nè se avesse l'intenzione di tornare, sapevo solo che dovevo
trovare un modo per sbloccare il mio libro.
Cominciai prima a pensare come poter fare contando unicamente sulle mie forze, ma non trovai una
risposta soddisfacente, l'unico modo era trovare Lobram e costringerlo alla resa.
Ero partita con l'intento di abbandonare il combattimento e dedicarmi agli studi, ma, nonostante la mia
indole angelica, ciò che non mi mancava era la sete di vendetta e, soprattutto, la voglia di
riavere il mio libro utilizzabile! *_*
Camminai per giorni chiedendo di lui, poi una notte mi svegliai di colpo dal sonno, già preso
con fatica, e maledissi la mia scarsissima intelligenza per non aver pensato prima ad una porta
dimensionale...
Fu così che, trovato il perfido mago, che mi accolse con fare e sorriso ironici, gli proposi
un accordo, una sfida: se avessi vinto, senza arrivare ad una sua morte, lui mi avrebbe sbloccato il
libro.
Fu un combattimento senza scrupoli, il bene e il male in uno scontro, il bianco e il nero, la luce e
l'ombra...
Mi accorsi subito che sarei stata sconfitta, non per potenza, poichè essendo lui mago d'ombra
era sicuramente più debole, bensì perchè avevo perfino dimenticato cosa
significasse combattere, era ormai troppo tempo che il mio cuore non ardeva al pensiero di annientare
il male; ero ormai allo stremo delle forze, quando guardando quasi priva di sensi Lobram dalla putrida
terra mi venne in mente la soluzione: con le ultime energie, quando ormai il mio avversario ridacchiava
maleficamente per la vittoria in pugno, pronunciai l'incantesimo che, sperando nella fortuna, avrebbe
tramutato in pietra il maligno. Chiusi gli occhi per un attimo e quando alzai lo sguardo Lobram era
ormai solo una statua da in mettere piazza. Mi alzai e cercai il suo libro, essendo io maga "generica"
avrei potuto facilmente sbloccare il mio leggendo tra i suoi incantesimi, e così fu. L'unica
cosa che desideravo adesso era tornare a casa...
Ebbi modo di pensare all'accaduto sulla strada del ritorno e mi pentii di aver fatto vigliaccamente
quell'incantesimo, ciò non mi faceva onore e pensai ai miei vecchi compagni di avventura, la
mitica triade angelica, cosa avrebbero pensato di me?
Mi fermai e decisi di tornare in questo "paradiso" per meditare, studiare ed espiare le mie colpe;
vivo pacificamente nella natura più selvaggia e tra una distrazione e l'altra mi capita di
pensare ai vecchi amici e al giorno in cui mi sentirò pronta per tornare più forte di
prima da loro.
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