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mese delle "lunghe ombre" è appena cominciato, l'aria si sta facendo frizzante e le
giornate sempre più corte. Nonostante questo le strade di Midgaard sono sempre affollate;
la via principale, piazza del popolo e persino il vicolo oscuro traboccano di persone, travolte
da quel ritmo frenetico e incessante che ha termine solo a tarda sera quando le uniche luci
ancora accese sono quelle del 'C'era una volta', dove l'odore del vino si mescola alle
risate rauche degli avventori. C'è però un angolo della città che è
evitato dalla gente, quasi ne avesse timore... il quartiere ovest, dove si narra che vivano strani
individui dagli occhi scintillanti, coperti da mantelli neri come la notte, dediti a riti
oscuri e misteriosi.
Ebbene, io sono uno di loro: sono un mago.
Ed eccomi là, mentre esco dallo stretto portone della gilda, trafelato, con lo sguardo di chi
sta correndo incontro al più importante momento della sua vita... quando avverto una forza
misteriosa che mi trattiene per un braccio: "Aleon, sono qui!" dice la voce. Mi volto di scatto,
mormoro qualche formula facendomi scorrere le dita sugli occhi... un breve scintillio ed eccolo
apparire dinanzi a me, il mio vecchio compagno di studi, cha fa la guardia all'ingresso.
Cominciamo a parlare e a ricordare con nostalgia i vecchi tempi, quando il venerando Maestro
ci faceva stare alzati tutta la notte a studiare i primi rudimenti della magia; d'un tratto
il mio sguardo si posa su una vecchia signora che esce dal negozio del panettiere tenendo in
braccio un sacchetto pieno di fragrante pane appena sfornato: mi sta fissando con disprezzo,
scuotendo la testa e mormorando qualcosa del tipo "Guarda quel matto che parla da solo! Che
gente si incontra di questi tempi...".
Sorrido orgoglioso. Povera vecchia signora! Lei non può vedere l'invisibile, lei non conosce
le meraviglie nascoste del mondo! Voi comuni mortali non potete neanche immaginare le cose che
io ho visto con questi occhi... mi congedo dal mio amico e sgattaiolo in un vicolo, per evitare
la folla, certo, ma soprattutto per potermi finalmente dedicare al nuovo incantesimo che ho
appena appreso... in un lampo divento invisibile: tiro un profondo sospiro mentre mi concentro...
le mie mani si protendono in avanti e arcane sillabe escono dalle mie labbra, come una
cantilena... ed ecco apparire davanti a me un puntino luminoso, che cresce, sempre di più,
fino a diventare un vortice splendente di blu e ocra. Fulmini e folate di vento si creano tutto
intorno, la gente spaventata scappa urlando, tranne un mendicante vestito di stracci che non si
scompone minimamente, anzi si limita a sorridere e a dire "Tsk... il solito mago esibizionista!".
Ma io non ho tempo di ascoltarlo, non ho tempo di ascoltare nessuno... le mie braccia si levano
al cielo mentre esulto di gioia per il nuovo potere che ho acquisito: sono di fronte alla mia
prima Dimensional Door.
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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