Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
I Racconti

L'esilio (prima parte)

di
Kilaim


Dal Diario di Kilaim:
....Erano giorni che non riuscivo a dormire sonni tranquilli, quando chiudevo gli occhi non riuscivo a vedere altro che orribili visioni: orchi e orchetti che combattevano sulle pendici di Azanulbizar, l'antica guerra; e poi ancora vedevo lui, mio padre, ma pur non avendolo mai conosciuto in vita lo riconoscevo poiché brandiva la grande ascia della nostra famiglia, di cui mia madre mi aveva tanto narrato da bambino. All'improvviso un tuono e la Porta che avevo visto e attraversato per venire a Silmaril si spalanca nel mezzo del campo di battaglia, mio padre urla "Baruk Khazad, Khazad Aimenu!" ed ecco la sua schiera seguirlo attraverso la porta, che subito dopo scompare... Mi svegliai di soprassalto, nella mia stanza, mi infilai l'armatura e mi diressi fuori dalla montagna, salutai le guardie e scesi lungo il sentiero, dall'incrocio poi verso Midgaard, i cancelli erano appena stati aperti, entrai di corsa e mi diressi verso la biblioteca, salutai il custode dicendogli che dovevo consultare e questi mi lascio entrare.
Per sette giorni, senza mai dormire, ho cercato in quel mare di libri, tra le storie passate un qualche riscontro alla mia visione ed infine lo trovai...

Da un racconto di Kildar (Padre di Kilaim):

Mi svegliai di soprassalto, ritrovandomi accampato coi miei uomini in una regione a me sconosciuta, dal racconto del mio secondo, sono stato io a condurli attraverso una strana porta ed a ordinare di accamparci qui, ma non ricordo nulla di tutto ciò. Credo che la maledizione che da generazioni colpisce tutti i membri della mia famiglia cominci a sortire i suoi effetti anche su di me, tutto è cominciato con delle strane visioni, gli uomini riferiscono che sul campo di battaglia ho dato loro ordini in Khuzdul, nonostante fosse stato stabilito di evitare di farlo.
In questa pergamena, che spero un giorno pervenga a mio figlio Kilaim, narro la sfortunata storia che accadde ad un nostro avo Dwin sul finire dei Tempi Antichi.

(Dalla pergamena di Kildar)
Dwin era stato assegnato al posto di guardia presso un passo di montagna, quando un giorno un oscuro mago venne dall'est con una piccola scorta di orchetti, il passaggio era stato sbarrato, allora il mago alzò la voce ed ecco la fortezza eretta a difesa del passo cadere in frantumi ed i suoi occupanti venire schiacciati dalle macerie, Dwin si mise in salvo, ma il mago lo vide e lanciò una malefica risata... dopo di che pronunciò strane parole che parevano compiacerlo, infine si rivolse a Dwin proclamando: "Da questo momento in poi ogni generazione della tua famiglia verrà colta dalla più atroce pazzia, fino alla vostra completa estinzione.", poi aggiunse "solamente un mio discendente potrà spezzare quello che oggi ho decretato."
Alcuni anni dopo Dwin cominciò a dare i primi segni di pazzia, fu allora che lui e suo figlio diedero la caccia al mago, e lo trovarono in una caverna, dove gli tesero un agguato e lo uccisero, ma dopo che ebbero affondato i colpi delle loro asce sul corpo del mago sentirono una risata diabolica provenire dalle loro spalle, era il mago ed i due si resero conto che avevano ucciso il figlio del mago, l'unico che poteva annullare la maledizione.
Il mago ed i due nani combatterono ferocemente e tale fu la forza e il loro impeto che la grotta gli crollò sopra seppellendoli, solamente il figlio di Dwin sopravvisse e tornò a vivere tra i nani dove tempo dopo impazzì.
Io e mio figlio Kilaim siamo gli ultimi discendenti di Dwin e di suo figlio, ed ora la maledizione colpisce anche me.

Segue il racconto di Kildar

Sono tornato in me per un'ultima volta, siamo su un campo di battaglia, una città fortificata di nome Thalos, siamo stati sconfitti, i miei guerrieri sono tutti morti. La mia ferita è mortale e non sopravviverò alla notte, spero che questo racconto arrivi a mio figlio.

"Kilaim se mai leggerai questa pergamena, allontanati da tutte le persone che ti sono care, e non trasmettere la maledizione per altre generazioni, dì a tua madre che l'ho sempre amata, avrei voluto tanto poterti vedere crescere."

Kildar erede di Dwin e portatore della Maladizione

Segue dal Diario di Kilaim:

...Ho chiesto al custode informazioni su come la biblioteca fosse venuta in possesso di questa pergamena, ma non mi ha saputo dare risposte.
Sembra che qualche giorno fa abbia parlato in Khuzdul anche io, per di più davanti a dei non nani, la maledizione si impadronisce anche di me a poco a poco.
Rispetterò le ultime volontà di mio Padre, lascerò i miei amici e fratelli nani, non avrò altri figli così che essa terminerà con me, per sempre.

Quando avrò salutato tutti quelli che mi sono cari in queste terre mi allontanerò da Midgaard e mi recherò nel luogo che ho scelto per il mio esilio. Vagherò in cerca di un modo per spezzare la maledizione e se mai dovessi tornare sarà solo quando lo avrò trovato.

Kilaim figlio di Kildar, erede di Dwin ed ultimo portatore della Maledizione.








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