Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
I Racconti

Genesi: tra draghi e magia

di
Pendragon


Mi presento, mi chiamo Pendragon, sì Pendragon Zibrakiev Zukirikof, provengo da una delle tante fredde ed ombrose terre del nord.
Non mi stupisce che non mi conosciate anche se sono ormai anni che vivo qui a Silmaril, spesso sto rinchiuso nel palazzo degli arcani, dove ormai quasi vivo, preso come sono dalle mie ricerche sulla magia e sui Draghi.
Avete sentito bene, la maggior parte dei miei studi tratta di Draghi ed è proprio di loro che vi voglio parlare.
Entrai in contatto con questi esseri viventi ben presto nella mia vita, già quando da giovane fuggendo dal mio passato e sulla maledizione che grava su di esso, mi imbattei in una famiglia (così essi si definiscono quando vivono in gruppo) dei Draghi appartenenti a quella stirpe di squame color ghiaccio ed argento, dal soffio freddo che meglio si è adattata al clima del mio paese natale.
Dovete sapere che queste creature, apparse tra le prime in questa terra insieme a molte altre leggendarie come i beholder, treant e gli avatar, sono intelligenti quasi come gli umani, ma ciò che le contraddistingue è la loro incredibile e smisurata perspicacia ed intuizione, basta uno sguardo ad un Dragho per capire ciò che alberga nel cuore di chiunque e le sue intenzioni. Essi dominano anche la magia, non come gli umani, che usano intricati simboli e formule, ma come se fosse una dote naturale, come il volare ed il muoversi. Grazie a queste loro qualità essi di rado usano esprimersi con un qualche linguaggio, anche se ne hanno uno che a noi umani sembra un insieme confuso e grottesco di suoni, ma che è invece ricca di morfemi ed estremamente complicato.
Ora, all'epoca dell'incontro io non avevo queste conoscenze, ma essi mi accolsero, ora ne sono certo, leggendo nel mio cuore la mia storia, il mio passato e la maledizione...
Essi mi accolsero nelle loro case e mi misero a conoscenza di parte del loro enorme sapere.
I Draghi non hanno scrittura, le loro leggi, i loro valori ed il loro comportamento sono subordinati a delle "leggende" che vengono trasmesse per via orale, ciò vale per tutti i tipi di Draghi. Si narra tra loro che già dall'inizio tutti i Draghi avessero le stesse leggende e che essi erano una sola razza che noi potremmo definire policromatica, quando poi essi si differenziarono e divisero le loro storie seguirono il corso degli eventi, così i Draghi di ogni varia indole modificarono queste leggende adattandole allo stesso momento assumendo nuovi valori, stili di vita e comportamenti.
Ma alcune principali sono rimaste invariate, una delle più importanti parla di una questione che ho spesso visto insorgere nelle vostre idee.
Essa parla del bene, del male e della genesi.
Questa leggenda mira a spiegare la stessa essenza, l'esistenza di tutto ed ogni Drago o sottospecie ci crede fermamente.
Essa inizia parlando dell'inizio... e come non potrebbe!
Insieme a questo mondo nacquero gli Dei, perchè essi non hanno motivo di esistere se non esiste qualcosa su cui dominare, prima non vi era nulla perchè niente e nessuno poteva percepirlo.
All'epoca il mondo era veramente diverso, niente era come oggi, le cose avevano nomi strani ed assurdi ed il tempo e lo spazio senza vita erano niente. I primi dei, ancora prima dell'epoca degli eroi che ora sono ascesi con loro, cominciarono a modellare il mondo con procedure a noi sconosciute, manipolando le energie del globo, vi è una parola nella lingua dragonica che ne descrive al meglio il funzionamento, non è possibile tradurla però in quella umana, ma per significato si avvicina la locuzione: implementare.
La leggenda continua e questo è il punto che ci interessa.
Quello che noi umani conosciamo come e bene e come male all'inizio dei tempi non esisteva, la stessa magia era notevolmente differente, essa non era nè bianca nè nera e non traeva forza nè trovava origine dalle forze demoniache o angeliche, la magia era essenzialmente il manipolare l'energia di cui l'universo è colmo, incanalarla nei giusti canali per avere dati risultati, era prevalentemente restringere il campo in cui questo flusso di forze scorreva e in cui continua a scorrere, tenendo presente che essa come un liquido non è mai ferma o immobile, ma sempre in trasformazione e movimento con un unico fine: il disordine.
Quando però le creature cominciarono ad acquistare esperienza con le forze e ad usarle per i loro fini, dimenticando la vera natura dell'energia e soggiogandola alla loro indole fu necessario per gli dei separare gli esseri viventi con le maggiori abilità, così vennero create le altre dimensioni che conosciamo, tra cui quella ancestrale e quella demoniaca.
Così nacquero quelle specie da cui noi stessi mediante patti traiamo l'energia definita come magia, la forza per piegare gli elementi.
E' importante definire come questi esseri manovrino l'energia, ciò che definiamo male secondo questa leggenda non è altro che l'impedire all'energia di assolvere il suo fine, a volte costringendo le cose a cambiare quando non devono ed altre a farle restare ferme quando dovrebbero cambiare, così opera chi segue il male, impedendo l'evoluzione delle cose, l'adattamento ed è implicita quindi la morte e la distruzione della cosa o essere a cui viene negato il naturale afflusso d'energia. Il bene è sostanzialmente il contrario, infine chi agisce seguendo questa indole tende a favorire ciò che ora in avanti chiamerò entropia o meglio il grado di disordine dell'universo.
Sconcertanti sono stati i risultati ottenuti dai miei studi.
Non solo alla luce di quanto appresi la magia può agire sostanzialmente su tutto ciò che è attraversato dall'energia, ma quanto più è forte l'indole malvagia o buona, tanto più una magia ha effetto su essa, quindi la magia per avvenire ha bisogno di una mente sui cui fare presa.
Essendo l'uomo una creatura come molte altre in cui il bene ed il male sono sempre presenti, in modo equo o no, la magia avrà sempre effetti su esso. E ribaltando la situazione avendo su l'uomo la magia sempre effetto esso è una creatura con duplice indole.
Conoscendo le arti curative ho svolto alcune analisi su in incantesimo particolare conosciuto nella magia bianca, esso è lo scudo anti magia.
E la spiegazione dell'esistenza di tale incantesimo risulta facile dopo quello che ho detto, esso è uno stato di svuotamento mentale momentaneo in cui il bene ed il male, le nostre due indoli, scompaiono impedendo a qualsiasi magia benigna o maligna di attecchire, affondare le radici nella nostra mente.
Certamente l'abbandono della propia indole impedisce anche l'uso personale della magia.
Altra deduzione che è possibile fare è la seguente, il bene ed il male sono entità inesistenti create dall'uomo per giustificare il propio operato, chi dice di essere l'incarnazione del male è schiavo di se stesso, del suo egocentrismo e per quanto miri a portare distruzione e dolore nel mondo non sarà mai il male perchè se questo fosse reale così come è stato concepito implicherebbe l'immediata distruzione e annientamento di tutto, perfino dell'energia che è cosa ben diversa dal caos, ma se non esistesse nulla che motivo, che senso avrebbe di essere il male?
Simile discorso vale per il bene.
Diverse le considerazione per quell'arte ben maneggiata dagli psionici, essi utilizzano il flusso energetico passante in un dato momento all'interno dell'organismo, non si appoggiano ad esseri di altre dimensioni, bensì sfruttano il potenziale loro interno, arte complicata e di sicuro ancora agli inizi, molto simile a quella usata dalle prime divinità, ma limitata dai corpi degli esseri viventi.
Mi potreste ribattere che esistono creature su cui le magie non hanno effetto, altre su cui solo alcune magie agiscono ed altre che a dir la verità non sembrano per nulla esseri viventi... non morti, ecc. sono ottimi esempi.
E' semplice rispondere, infatti esistono creature che sono create dalla magia stessa e che non hanno nulla che gli accomuna agli esseri viventi, altri sono creature tenute in questo mondo da magie ed altre invece hanno potentissime resistenze magiche e padroneggiano molte meglio di chiunque altro le energie. Il fatto per esempio che la magia bianca agisca su un non morto è dovuta unicamente al fatto che magie diverse a determinati livelli interferiscono, la magia nera che tiene legato a questo mondo il non morto è ben diversa dalle arti curative ed in nome di questa diversità, della diversità dei canali energetici utilizzati entrano in contrasto gli incantesimi, ma questo è solo un esempio specifico.
La storia è ormai finita, il resto della leggenda non riguarda gli umani e non è il caso di raccontarla.
Le mie considerazioni le ho esposte ora il lavoro resta alla vostra fantasia.








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