Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
I Racconti

La Ricerca dell'Armonia
Prima Parte

di
Tinwe


Ho da narrarvi una lunga storia" disse l'Aedo, "ma non basterà il tempo di una sera" aggiunse, poi passò il suo sguardo negli occhi di ognuno dei presenti, ad uno ad uno, trasmettendo a tutti un gran senso di pace...

Quella sera nella foresta attorno all'Accademia si avvertiva il pericolo che lentamente stava avanzando, l'odore della Paura impregnava ogni parte del bosco. Non era la solita paura dei lupi feroci che vi abitano, persino loro se ne stavano rintanati nelle loro tane.
Tinwé quella sera era assorto nei suoi cupi pensieri: il ritorno delle Tenebre con i loro massacri, la promessa di comporre un'Ode a quel malvagio Ordine strappatagli dal loro Barone con la forza. Si domandava come potesse la purezza dell'Arte riflettersi in un inno al Male.
Preoccupazioni che non erano le sole ad affollare la sua mente. I nuovi impegni, quale Rettore dell'accademia, avevano ormai preso il tempo giornaliero una volta dedicato alla contemplazione e alla composizione di nuove opere. Quanti mesi erano passati dalla sua ultima poesia, possibile che l'ispirazione lo avesse abbandonato. Solo in quell'ora aveva trovato il tempo.
Mentre era avvolto nelle sue meditazioni continuava a camminare per la foresta, improvvisamente il bosco intorno a lui iniziò a cambiare. Si ritrovò di colpo in un luogo diverso, si trattava sempre di una Foresta, ma non era Haon Dor.
Intorno a lui ora regnava un gran senso di Pace e Tranquillità, non si avvertiva entità malvagia alcuna.
Era come se in quel luogo il Male non avesse mai messo piede. Era la stessa sensazione che l'elfo silvano aveva provato qualche anno prima in un altro luogo delle terre di Silmaril, nel Giardino della Pace vicino alla dimora del Gerarca Balder. Una sensazione che quasi aveva dimenticato nel suo animo per i troppo forti sconvolgimenti degli ultimi tempi.
Il Bardo rimase in quel luogo parecchi mesi, cercando di capirne il senso, di assimilarne la Perfezione. Aveva provato ad esplorarla, in cerca d'altre persone, ma a nulla erano valse le sue ricerche. La Magia che ivi regnava non sembrava permettere neanche un Ritorno alle terre attorno alla capitale Midgaard, ed inoltre non aveva capito quale "forza" lo aveva trasportato in quel luogo e a quale scopo.
Stupito da tanta bellezza rimase a contemplarla, cercando di comporre un'ode; ma per quanto fossero belle le sue parole ogni volta trovava il componimento incompleto, inadatto a descrivere quel luogo.
Quello che l'Elfo non sapeva era che un gran Cambiamento stava avvenendo nella sua stessa Anima, la tristezza, l'ansia e l'angoscia che lo avevano afflitto sin da prima che varcasse la Porta per entrare in quelle terre, frustrazioni che si erano accresciute con il passare degli anni; ormai tutte queste Negatività erano state Scacciate dalla magia purificatrice del luogo.
In pochi riescono a raggiungere quello stato d'animo, quella pace interiore, ed i più si ritirano dal mondo imperfetto senza cercare di migliorarlo.
Finalmente Coloro che lo avevano portato in quel Luogo fecero sentire la loro Voce attraverso un Messaggero...







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