Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Keller


"No! Non me ne frega nulla!!!"
"Mi sembri quello stupido di mio fratello Salok!"
"Tutti problemi morali e nient'altro!!!"
"Chissenefrega se questo è buono e quello è cattivo!"
"C'hai il cervello a fumo nella pipa di Anghel!"
"Hai forse paura di bruciarti il culetto?"
"Andiamo, spacchiamo e torniamo a farci una birra!"

Queste erano solo alcune delle espressioni di Keller, e, a dire il vero, neppure le più vivaci.

Era un guerriero valoroso, ma principalmente sconsiderato.
In molti si chiedevano come avesse fatto a non lasciarci ancora la pellaccia in una di quelle zuffe in cui si lanciava senza esitare. Tuttavia era molto tempo che vagava tra queste terre ed oramai lo conoscevano in molti.

Non molti, invece, sapevano che era fratello di Salok, il curatore.
Non che Keller lo tenesse nascosto, ma non gli piaceva l'idea di un fratello così "ingombrante" e soprattutto così schierato dalla parte del bene! Fin da piccoli lui era stato il "monello" di famiglia, ma Salok non gli era da meno: erano fratelli dopotutto, no?? Poi successero molti fatti, e sia lui che suo fratello, crescendo, cambiarono la propria visone della vita e del mondo.

Keller, seduto al bancone della taverna, stava pensando a tutto questo. Poi, all'improvviso e apparentemente senza motivo esclamò: "Beh... questo mondo non è perfetto! Mica posso pretendere di avere un fratello normale!"

A quel punto buttò giù l'ultimo sorso di birra, pagò il conto, salutò tutti e se ne uscì in cerca di qualche nuova avventura.








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