Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Pantera, poeta delle foreste...


"Dove credi di andare? Qui non si passa! Vattene! Stupido elfo, e ringrazia il tuo Dio se ora non ho voglia di infilzarti..."

...Ricordo ancora quelle parole, mi gelarono il sangue... era troppo più alto di me, e troppo più grosso... ed io ero stanco... stanco di vagare come un vagabondo... erano anni che me ne ero andato ormai, talmente tanti anni che gli unici ricordi che avevo risalivano alla prima giovinezza, quando passavo le mie giornate nella bottega di Eithon, il mago del paese... Scrivevo piccole poesie e racconti, ed a volte lo aiutavo a riscrivere i suoi libri mistici, rimettendo ordine tra la miriade dei suoi appunti...

Ma poi il fato colpì spietato, e mai più riuscii a reagire... Forse ormai tutto è rimosso dalla memoria, tanto è stato l'odio che ho nutrito per...

"Allora ELFO???!!! Sei ancora li'??? La tua presenza mi urta... te l'ho già detto e non voglio ripetermi... VATTENE IMMEDIATAMENTE!"...

...La sua voce tuonava... e mentre la sentivo la mia mente sembrava impazzita, rivedevo le immagini scorrere velocemente dentro di me... e sentivo le parole con la stessa voce di chi me le aveva pronunciate chissà quanto tempo prima...

...Mi ricordo del mago... mi diceva: "Tu hai la possibilità di ascoltare i sogni, e la tua poesia è potente come la magia che ti porti dentro senza nemmeno saperlo... Un giorno ti ricorderai queste parole, e quello stesso giorno crederai nel sogno, e farai esplodere la forza che è in te... il segno arriverà lo vedrai mentre ti guarderà... e porterai il suo stesso nome...".

...Ed ora la voce di quell'orrendo elfo scuro mi stava facendo ribollire...

"VATTENE!!! STUPIDO ELFO VATTENE!!!" e con aria minacciosa si avvicinò...

...Ma quella è l'ultima immagine... ricordo solo che d'improvviso rividi nitide tutte le pagine che avevo scritto, tutte le formule che non avevo mai detto, tutti i sogni che non avevo mai raccontato...

...Un urlo simile ad un ruggito immondo mi uscì dalla gola... e mentre l'elfo scuro si fermò per un attimo, le mie mani cominciarono a risplendere dei colori delle foreste e del mare...

Mentre le muovevo sentivo la forza entrare nel mio corpo... sentivo i muscoli gonfiarsi fino allo spasimo e la mente caricarsi di una impressionante energia...

Ora i sogni mi sembravano reali... non c'era più confine... non c'era più il limite...

La mia bocca pronunciò parole che non mi ero mai udito... e dalle mie mani scaturì un micidiale getto d'acido...

I resti del corpo dell'elfo scuro ora giacevano a terra... faticai a riconoscerne i lineamenti, ma tra i resti della robusto giubbotto di pelle, ritrovai un piccolo ciondolo inciso...

...Mi sembrava di riconoscere i segni, ...ma non riuscivo a concentrarmi abbastanza, ero ancora scosso per l'accaduto...

...Ora mi sentivo nato... mi sentivo vivo... e forte... maledettamente forte...

...Chi mi aveva tradito avrebbe pagato... ora volevo conoscere chi mi aveva costretto a fuggire....

...Intorno a me non c'era nulla... ma d'improvviso, vidi due profondi occhi gialli nel fitto del sottobosco...

Mi guardavano... ma non erano occhi d'odio o di paura... erano occhi senza fine, sguardo senza limite...

"...Il segno arriverà lo vedrai mentre ti guarderà... e porterai il suo stesso nome..." le parole ora avevano un senso... e vidi la pantera mentre si allontanava sinuosa e maestosa dentro la foresta...

...Da ora in poi... io sarò Pantera... e ciò che sarà nei miei sogni, sarà nella mia mente... e tutto resterà scritto in ogni luogo in cui potrò farlo...

...Ora ero calmo... e, inoltrandomi per quel bosco che sembrava accogliermi con mille e più braccia, iniziai, come se mi fossi risvegliato da un incubo, a tracciare segni sulla mia pergamena...


...FINE. ROTTURA...

Viver la vita di un mondo
che esiste dentro di noi...
La paura e il buio profondo
ci spengon sempre di più...

E tu combatti infelice
la guerra dentro di te...
Perdente sotto una croce
con la risposta al perchè...

Fine, rottura finale
Fine, significa odiare,
Fine, inizio del nuovo,
Fine, e dimenticare...

Ti parlo dal tuo profondo,
io sono dentro di te,
posso guardarti e vedere,
devi gridare con me

Fine, lascia che sia,
Fine, dell'ambiguità,
Fine, sconfitta veloce,
Fine, del tuo mondo a metà...


...Decisi di firmarla con il nome che ora mi dava un nuovo senso all'esistere...

Pantera, poeta delle foreste...

...continuai a camminare...
...e già canticchiavo i miei versi...







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