Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Stark, Il Signore dell'Inverno


Stark è un uomo di altezza media, capelli biondi e occhi grigi. La sua carnagione è chiara e tiene la testa nascosta nelle pieghe del cappuccio. Un oggetto in particolare attrae la tua attenzione: una spilla d'argento a foggia di lupo, con occhi di rubino splende sul suo petto.


Era mezzogiorno. Ero partito da Midgaard all'alba e mi stavo dirigendo verso la città di Goblinville, a sud. La strada è spesso infestata da Goblin, sempre pronti ad assalire gli ignari viandanti.
Nonostante ciò ero tranquillo, sapevo benissimo di poter tener testa anche a una dozzina di loro grazie al duro addestramento e all'esperienza acquisita in combattimento. E poi potevo contare sull'aiuto di un valido amico. Nord, il mio fidato lupo albino, camminava al mio fianco, pronto a sbranare qualsiasi nemico fosse comparso dai cespugli a lato della strada. Come mi aspettavo una decina di Goblin sbucarono sulla strada, spade in pugno. Volevano i miei soldi, o la mia vita. Poveri stolti! Il capo era già a terra, il collo squarciato da Nord, un altro si ritrovò con il cranio spaccato dalla lama della mia spada. Poche parole mormorate erano a fracassare il cranio di un terzo con dardi di pura energia magica. Improvvisamente i Goblin si lanciarono in una fuga disordinata. Una cosa veramente strana perchè di solito combattono fino alla morte. Perchè erano fuggiti così terrorizzati? Poi avvertii chiaramente una sensazione di pericolo imminente. Mi girai freneticamente prima a destra, poi a sinistra. Niente. Un ringhio. Nord mi stava fissando e ringhiava. No non stava fissando me, stava guardando oltre me. Mi girai di scatto e lo vidi. Un immenso drago dalle scaglie bianche stava volando nella nostra direzione. Portava un cavaliere sulla schiena. Era troppo tardi per nascondersi, avrei dovuto affrontarlo. Una lotta impari, senza dubbio ma il mio codice d'onore mi imponeva di accettarla, così mi preparai ad affrontarla spada in pugno. Il drago riavvicinava sempre di più, sempre di più. "E' così che ci si sente quando si attende la morte?" e poi improvvisamente il drago atterrò. Il cavaliere era nascosto dalla bestia ma la sua voce si udiva chiaramente. "Lord Stark, Signore dell'inverno riponi la spada nel fodero, non ti serve."
"Lord Stark? Signore dell'inverno? Io sono un orfano, non un nobile."
Sembrò leggere i pensieri nella mia mente. "Lord Stark riponi la spada così poi potremo parlare tranquillamente."
"Sono un templare, preferisco morire con la spada in mano, quale che sia la potenza del mio nemico. Non striscerò mai ai tuoi piedi supplicando per la vita, di questo puoi starne certo!"
Non gli servì nemmeno una parola, uno schiocco di dita. Bastò quello. La spada divenne incandescente. La lasciai cadere.
"Bene, ora possiamo parlare" disse "tu puoi chiamarmi Oberon. Sono qui per portarti le informazioni che vai cercando da tutta la tua vita."
"Che informazioni?" pensai poi improvvisamente capii.
"Vedo che ci intendiamo. Ho tutte le informazioni riguardanti i tuoi genitori e la tua famiglia. Ovviamente non sono un benefattore. Mi accontento di una modesta somma. Diciamo 250.000 monete."
Un altro schiocco di dita. Il sacchetto con le monete che portavo alla cintura si staccò da solo, si aprì, e ricadde a terra molto più leggero di prima.
"Ascoltami bene lord Stark. Tu discendi da una dinastia molto potente che regnò sul Nord per lunghi secoli. Tuo padre, suo padre, il padre di suo padre, furono chiamati i Signori dell'Inverno poichè nonostante il clima inclemente della regione sotto la loro guida accorta il regno si arricchì sempre di più. Tanta ricchezza attirò l'attenzione di molti. Improvvisamente all'inizio della primavera, tre eserciti nemici piombarono contemporaneamente sul regno. La sorpresa fu totale e il lord tuo padre non ebbe il tempo di chiamare a raccolta i vessilli di guerra. Orchi e Goblin a nord e Hobgoblin ad est sfondarono le difese e piombarono sul castello. Dopo un assedio di una settimana la fortezza fu espugnata e gli occupanti uccisi. Il mago di corte riuscì a mettere in salvo l'unico figlio del lord, cioè tu. Tutto ciò succedeva circa 400 anni fa."
"Come puoi pretendere che io creda una cosa simile? Credi sia stupido o pazzo? Io dovrei avere 400 anni!!"
"Il simbolo del potere della tua famiglia è la spilla a forma di lupo in argento che porti al petto."
"Ciò non vuol dire nulla!!" gridai.
"C'è solo una prova che può fugare i tuoi dubbi."
Uno schiocco di dita. La mia spada si alzò dal terreno come se fosse animata di vita propria. Si avvicinò alla mia spalla. Improvvisamente un freddo intenso penetrò attraverso l'armatura. La spada lacerò facilmente cotta di maglia e vestiti. Temendo di essere ferito cercai di allontanarmi, di sfuggirle ma ero completamente immobilizzato. Il freddo diventava sempre più intenso, la lama sembrava fatta di ghiaccio. Poi ricadde a terra lasciandomi illeso.
Il cavaliere riprese: "Eccoti la prova. Il simbolo dei Signori dell'inverno è un lupo albino e tu lo porti sulla spalla. Il gelo ha fatto riapparire il tatuaggio magico impresso dal mago di corte quando ti portò in questo tempo. Salute a te Lord Jon Stark, Signore dell'inverno."
Detto questo il drago si alzò nuovamente in volo. Restai a lungo ad osservarlo mentre la sua sagoma spariva verso nord. "Lord Stark" pensai. Raccolsi la mia spada e ripresi il mio viaggio.








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