pingi la porta
e ti soffermi sull'uscio, colpito da un'incredibile ondata d'aria
calda, su cui aleggiano odori di birra e carne arrosto, misti a
quelli meno gustosi di diverse decine di persone. Lo schiamazzo
che già udivi attutito prima d'entrare, varca di parecchio la soglia
della sopportazione umana, ma d'altronde diversamente non puo' essere
visto l'affollamento.
Mentre sorreggi la porta un giovane uomo avvolto in un mantello
marrone ti passa accanto per entrare, e non appena viene notato
viene accolto da molti con applausi ed incitamenti.
Una volta dentro capisci subito da cosa deriva il nome del locale:
dietro il lungo bancone strapieno di piatti e boccali alla tua sinistra
vedi un granchio rosso inchiodato al muro. Qual è la cosa strana?
E' mostruosamente grande! La sua larghezza deve essere almeno di
due metri, e di poco inferiore la lunghezza; le chele sono talmente
grandi che spezzerebbero in due anche un mezzo gigante, ed il carapace,
talmente duro da resistere alle martellate del più possente dei
guerrieri, emana un bagliore rossastro che crea una strana atmosfera
in tutta la locanda. Dietro il bancone ci sono due piccoli hobbit
indaffaratissimi, mentre tra i numerosi tavoli nella sala servono
due o tre ragazze piuttosto carine. I frequentatori del posto sono
d'ogni razza e provenienza, ma per lo più gente comune che gradisce
una birra in compagnia.
In fondo alla sala di fronte a te intravedi un grosso libro appoggiato
su di un piccolo tavolo, mentre sul lato nord noti uno strano assembramento
di persone. Avvicinandoti incuriosito capisci due cose: innanzitutto
il ragazzo che hai incrociato prima alla porta non è un umano, ma
un mezz'elfo, dai lunghi capelli castani e le orecchie vagamente
appuntite, e inoltre che non si tratta di un ragazzo qualunque,
ma di un bardo, o qualcosa di simile, visto che tirata fuori una
lira da chissà dove, si prepara a celebrare le gesta di antichi
eroi ai suoi attenti spettatori.
Vuoi far parte di loro?
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