Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Locanda del Granchio Rosso

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E' la prima volta che chiacchiero un po' con Anghel, e devo dire che e' stato molto piacevole...


Apro gli occhi e mi guardo intorno: ho la testa appoggiata sul tavolo di pino. Sulle spalle qualcuno mi ha appoggiato una morbida coperta di lana. La riconosco: è di mio fratello. Quel piccolo idiota avrà dormito anche stanotte al freddo. Mi alzo e mi scuoto. Ho macchiato la veste. Non impreco neppure. Mi guardo intorno: il locale di Filthy è come è sempre stato, spartano ma pulito, con un paio di tavoli oltre a quello sul quale ho dormito. Filthy è dietro al bancone e sta servendo a Mario il suo torcibudella della mattina. Filthy mi guarda di sottecchi ed ad un mio cenno comincia a prepararmi la colazione. A volte penso che mi conosca abbastanza bene da non aver bisogno di alcun cenno. Mi tolgo la veste e la lancio vicino al camino; la sguattera penserà a darle una bella lavata. Indossando solo i pantaloni e gli stivali esco dal locale per godermi il nascere del giorno. Non sono ancora completamente sveglio. Caccio la testa nella botte piena di acqua gelida che c'è in strada. Appoggiato al muro il solito mendicante sta ancora dormendo. Entro a prendere la coperta e gliela appoggio sulle gambe assieme a qualche moneta. Uriele mi urlerà contro per un paio d'ore per la coperta. Amen. Mi scrollo come un cane e i miei dreadlocks schizzano acqua ovunque, anche su Cleylot che il caso ha portato a passeggiare proprio qui. - Cley..... - Mi guarda un po' scocciato ma mi sorride. Ormai si è abituato a me. Mi fa un cenno con la testa: - Anghel.... - Si volta e scompare. Io quelli che usano il dimensional door ogni istante quasi non li sopporto. Rientro e mi inginocchio vicino al camino per le preghiere del mattino. Chiedo agli dei di benedire le mie armi e le mie azioni. Mi rivesto. Ottime queste bande di platino per le gambe che ho trovato nella fossa; la blacksuit, i guanti e l'elmo; indosso anche i gioielli e sono pronto. Un momento. I due pungoli. Eccoli appesi vicino al camino. Mi siedo al solito posto e Filthy mi serve la colazione: verdure stufate e del caffè. Finito di mangiare carico la pipa con il loto nero e la accendo. Un paio di boccate e la passo a Filthy che si è appena seduto di fronte a me, dopo aver finito di pulire e riassettare il locale, che non è mai frequentato a quest'ora del mattino. Mi guarda. - Allora Anghel, serata impegnativa, vero? - - Già. - Gli sorrido. - Sono andato a nord di Moria con Uriele ieri. - Ogni mattina gli piace ascoltare il resoconto delle mie scorrerie. Penso si stia affezionando a me. - E com'è andata? - mi incalza. - Niente di particolare. Uriele voleva vedere il lago. Abbiamo avuto una piccola discussione con un paio di barbari che giravano lì intorno, ma lui mi aveva ricoperto di incantesimi e quelli non sono neppure riusciti a sfiorarmi. Poi ha insistito per andare nella valle degli elementali. Io non mi fido molto di quei cosi... - Mi blocco. - Che hai? - Questo profumo. Non può essere che lei. Mi alzo e sbircio la strada. Eccola. Omaek. Il suo profumo è inconfondibile, come un raggio di sole in una giornata di sole. E' qualcosa di prezioso. La guardo senza farmi vedere: si muove con una grazia che io non riuscirei mai neppure ad emulare. Me ne ritorno dentro e carico di nuovo la pipa. Penso che me la fumerò da solo. - Ancora lei angioletto? - Filthy ci scherza sempre. Sorrido. Il loto nero comicia a fare effetto ed i suoi fumi azzurri cominciano a stagnare profumati attorno a me. - Sì. Ancora lei. - mi risiedo e proseguo - Come ti stavo dicendo, dopo aver portato Uriele al lago a nord di Moria siamo andati dagli elementali. Già il fatto di trovare sempre un ciclope tra le palle non me lo sono mai spiegato. Ma che fa? Ci dorme lì? Comunque appena entriamo nella valle ci si fa contro un Guerriero dell'Arcobaleno. Non lo sopporto così pieno di sè, così fintamente puro. Mio fratello che è ancora più estremo di me comincia a digrignare i denti e nascosto dietro di me si casta addosso uno shield ed un armor. Fa lo stesso per me, mentre io senza farmi scorgere dal Guerriero benedico sia me che lui. Tento di passare ed il guerriero mi blocca il passaggio con la sua mole. Non voglio fingere di essere un puro: non stavo aspettando altro. Estraggo i pungoli e le lame vibrano e quasi cantano pregustando il sapore del sangue. Alle mie spalle Uriele ghigna satanico. Ti assicuro che te ne puoi accorgere, a volte mi spaventa quel ragazzo. Aveva ragione papà a dire che siamo completamente diversi. Del resto siamo solo fratellastri. Prima che il guerriero possa dire nulla già le mie armi saettano alla sua gola come serpi, cogliendo il bersaglio in pieno. Lui solleva la clava e tenta di calarmela sulla testa. La schivo e paro il colpo successivo. Poi arriva un cucciolo di drago. Mi è spiaciuto doverlo uccidere, mi stanno simpatici quegli animaletti, ma purtroppo il destino li ha voluti soggiogati a quegli idioti dei Guerrieri dell'ordine dell'arcobaleno. Poi è il putiferio. Uriele lancia due fulmini sul drago, io tiro calci ed aggredisco tutti come un animale disperato. Volano incantesimi che non conosco. Le cose si stavano mettendo male per cui copro col mio corpo mio fratello. Da dietro lui mi cura senza fermarsi se non per tirare delle stoccate al drago. Il drago cade ma il guerriero con mossa abile mi disarma. Gli tiro un calcio e raccolgo i pungoli e nel rialzarmi glieli pianto nel ventre, più veloce di qualsiasi altra cosa il povero stronzo abbia mai visto. Nel giro di qualche minuto tutto si era concluso. Mi volto e vedo Uriele. Ancora una volta il Guerriero prima di morire gli ha castato contro un change sex. Devo dire che mio fratello non è per niente male nei panni femminili: un po' effemminato quando è uomo, un po' mascolina quando è donna. Mi ha guardato e mi ha sorriso. Si è divertito, ci puoi scommettere.- - E dov'è ora? - Filthy ha estratto da sotto il bancone la sua pipa d'osso ed è ora il suo turno di caricare. - Ad Hobbiville. Non ci crederai ma ha fatto amicizia con qualche mezzuomo ed ogni tanto torna lì a fumare un po' di erbapipa assieme a loro.- - E tu che fai ora? - - Penso che gironzolerò un po' per il parco, e poi andrò a meditare sulla riva opposta del fiume di Midgaard. - Mi alzo mi stiracchio ed esco. Da dentro la voce di Filthy mi raggiunge: - E non paghi, Anghel? - - Metti sul conto, Filthy, metti sul conto. -

Anghel








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