Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Locanda del Granchio Rosso

I Racconti

Taunus mi ha raccontato questa storia in un impeto di rabbia e frustrazione per gli strani disegni divini...


Da molto tempo ormai un piccolo, brutto e terrificante drow vaga per le lande desolate di Silmaril. Il suo nome è Taunus. Fin da cucciolo era deriso dalla sua gente per la sua pelle estremamente scura, per il suo aspetto orribile, tanto che tutte le madri drow evitavano che egli fosse il compagno di giochi dei loro cuccioli. Lasciato così in solitudine egli si mise a studiare le arti curative ritenendo che solo in questo modo potesse ottenere la considerazione del suo popolo, in quanto poco diffuse sono tali arti tra i drow. Fu così che all'età di 17 anni egli si mise in cammino nelle lande di Silmaril e ben presto capì che anche in tutta Silmaril tali arti non erano particolarmente diffuse. Trattato come un appestato da molti valenti avventurieri a causa della sua razza, egli si racchiuse in se stesso, covando odio totale verso coloro che continuamente lo umiliavano e lo deridevano. In tale solitudine egli strinse amicizia con avventurieri oscuri che lo tennero in particolare considerazione e che lo aiutarono nella ricerca della verità. Strinse profonda amicizia con Giomadice, il potente Principe delle Tenebre, con Beelzial, il duca negromante, con Skinner, il boato dell'uragano, con Rutas il killer folle e con suo fratello Darghon, e con Gelesad, la mano oscura del Male. Con essi egli apprese le nobili arti curative, magiche e di combattimento, anche se in quest'ultime non eccelleva di certo, tanto da diventare egli stesso un nobile per mano di Giomadice, emissario di Hellion, il potente dio delle Tenebre. Egli divenne il Camerlengo delle Tenebre, il più oscuro dei credenti di Silmaril, il più vicino agli dei del male tra tutti gli avventurieri. Tuttavia nel suo oscuro cervello un tarlo lo rodeva continuamente. Egli vedeva i suoi amici e i suoi nemici compiere grandi imprese, affrontare enormi battaglie, coprirsi di gloria e di fama e persino circondarsi di dolci fanciulle. Egli invece era sempre in retroguardia nelle imprese, troppo debole per poter affrontare nemici potenti, troppo poco avvezzo alla lotta per ottenere gloria, troppo brutto perché qualche fanciulla lo tenesse in considerazione. Con l'animo oscurato da tali pensieri, il piccolo ed orrendo drow si ritrovò a vagare per uno strano luogo che agli avventurieri di Silmaril è conosciuto con il nome di Mirror Realm. Per caso egli si imbattè in una leggenda che parlava di TALIESIN e capì che questa era la sua grande occasione. Così cercò informazioni e si mise impavido a girare in lungo ed in largo per quel luogo, affrontando pericoli a lui sconosciuti, alla ricerca della chiave per entrare in possesso della spada e dello scudo forgiati da Re Loranhir ed andati perduti. Nel corso di tale ricerca Taunus scovò un oggetto che lo avvicinava verso la agognata meta. Con il cuore colmo di orgoglio egli allora prego i suoi dei, ed in particolare Hellion, l'Oscuro dio delle Tenebre, perché lo aiutassero a ritrovare altri oggetti simili e sedutosi in riva ad uno stagno, egli si concentrò sull'oggetto e formulò un potente incantesimo. Immediatamente nella sua mente apparvero una moltitudine di oggetti simili a quello che aveva in mano, ed inoltre chi lo possedeva o in quali luoghi codesti erano custoditi. Molti di essi erano ignoti ed inutili, ma alcuni erano quelli che egli cercava. Tuttavia, per ultimo nella mente gli apparve un oggetto dalla foggia strana, simile ad un oscuro uccello, custodito in un luogo che egli mai aveva visitato. Hellion però fu benevolente con lui e gli indicò la vera locazione di quel luogo. La Guglia Nera di Randall. Il cuore di Taunus si infiammò, gli occhi brillarono di una luce sinistra: Randall, l'Oscuro Dio del Male, l'essere più temuto da tutti gli avventurieri di Silmaril, l'essenza del credo di Taunus. Con l'animo in tumulto si guardò intorno e prese una decisione. Sarebbe andato nella Guglia Nera a genuflettersi dal potente ed oscuro Dio per chiedere un aiuto nel ritrovare quei magici oggetti andati perduti e per donargli la sua devozione e la sua anima. Pregò gli dei oscuri in riva allo stagno, aprì magicamente un portale ed ivi vi entrò. Una foresta oscura si presentava davanti ai suoi occhi, impregnata di una fosca e tenebrosa magia. Uccelli neri e dall'aria maligna, appollaiati sui rami di alberi tanto alti da non lasciare passare nessuna luce, lo scrutavano con sguardo torvo. Un'oscura presenza aleggiava intorno al suo essere. Cautamente Taunus si mosse lungo un sentiero tra dei cespugli oscuri. Ad un certo punto egli notò una depressione nel terreno e con fare guardingo egli si avvicinò. Due demoni fiammeggianti erano a guardia di un'enorme fossa scavata nel terreno, dalla quale una scala a chiocciola scendeva verso le profondità. I demoni immobili lo scrutavano con occhi gelidi e maligni. Egli pregò di nuovo Hellion e scese lungo quella scala dalla profondità della quale deboli e strazianti rumori provenivano. L'aria era sempre più calda e in cuor suo Taunus temette di scendere fino al centro della Terra. Dopo una lunga discesa egli si trovò in un anfratto illuminato da una debole ma malefica luce azzurra. Con il cuore in tumulto seppe che era vicino all'entrata della Guglia Nera! Fece qualche passo tremante per l'emozione e nel chiarore azzurro vide quattro statue enormi raffiguranti qualche sorta di demone infernale che sorreggevano il soffitto dell'anfratto. Un grande arco di pietra sovrastava un portale fatto di bronzo. Sulla pietra era inciso a grandi lettere il nome di RANDALL FLAGG. Antiche parole pronunciate da Salok ai tempi dei primi viaggi di Taunus lungo le terre di Silmaril gli vennero alla mente. Nessuno mai aveva trovato la strada per arrivare alle porte della Guglia Nera! Con il cuore colmo di orgoglio egli urlò si forte, che tutti gli avventurieri di Silmaril lo sentirono. Pentitosi di cotanto ardire Taunus ritornò in silenzio e provò ad aprire il portale, ma esso era chiuso. Bussò, ma nessuno rispose. Non potendo egli forzarlo ed ovviamente non avendo la chiave, chiese aiuto ad una giovine combattente con abilità scassinatorie e dall'oscuro aspetto. Ella accettò con entusiasmo la sfida e pregò umilmente che il Camerlengo delle Tenebre la evocasse. Egli lo fece e Freya GreenSilk, questo era il nome della giovine, subito si mise alacremente al lavoro per scassinare il portale, senza preoccuparsi delle eventuali conseguenze a cui poteva incorrere. Purtroppo, forse a causa dell'inesperienza o più probabilmente a causa della potente magia del portale ella non riuscì nell'impresa. Taunus, con dolore accompagnò la piccola ladra al tempio di Midgaard, ringraziandola, come egli sovente è solerte nel fare, per l'aiuto che gli aveva porto. Non demordendo, egli si rimise in cammino per un luogo dove le radiazioni feriscono chiunque vi entri e ove si procurò, dopo un'accesa lotta con un capo, una pillola che una volta ingurgitata, ha il potere di rendere il corpo etereo. Solerte, Taunus ritornò al portale, ingurgitò la pillola, ma con sua somma delusione si avvide che non poteva attraversa il bronzeo ostacolo che si poneva davanti al suo cammino. Chiese aiuto perciò ad un valete guerriero di sua conoscenza. Gundam era il suo nome. Ma anch'esso non riuscì nell'impresa di sfondare il gigantesco portale, ché esso magicamente era protetto. Ora egli è lì seduto nell'anfratto davanti al portale, studiando un metodo per riuscire ad oltrepassarlo. Continuamente prega Randall Flagg di aprirgli, ma ancora non ha ricevuto risposta. Comunque non demorde, e prima o poi riuscirà, con l'aiuto di Hellion, ad entrare nella GUGLIA NERA!








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