Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Locanda del Granchio Rosso

I Racconti

Qualche giorno fa un messaggero mi ha lasciato questa lettera di Telan, lontano dalla città per chissà quali spericolate avventure.
La lessi in piedi, appoggiato ad un muro di Piazza del Mercato, e non senza qualche sorriso rimasi comunque sorpreso per ciò che vi trovai...


Salute a te Nobile Esteban,
so che ti stai godendo un meritato riposo, cercando nuove strofe da comporre e fantastiche storie da raccontare ma una notizia sconvolgente ha disturbato i sonni miei, di Freezer e di Danaban e mi pareva giusto rendertene partecipe, chiedendo a te, che tanto hai visto e vagato, lumi sulla vicenda.
Un gargoyle ascolta ogni nostra conversazione su Midgaard!!!
Questo è ciò che avvenne: un novizio, prima di scomparire dalla città, aveva augurato ad alta voce un pronto arrivo della Signora Morte sulle nostre ridenti terre. A questa frase il valente Danaban aveva risposto, con la grazia e l'eleganza che lo contraddistingue, consigliando a Freezer e a me di praticare quella forma di magia, universalmente conosciuta, che impedisce l'arrivo della Mala sorte; il consiglio, ad onor del vero, fu dato con una dovizia di particolari forse eccessiva, inadatta all'udito di un'educanda. Ma in fondo siamo tutti Avventurieri, così non ci scandalizzammo più di tanto!
Solo allora avvenne l'impensabile: l'immagine incorporea di un Gargoyle si parò di fronte a noi tutti ammonendoci, con tonante voce, a cessare tali tipi di discorsi. Devo dire che, in realtà, nessuno di noi era pronto a tale portento e le reazioni furono le più varie!
Freezer ed io ci guardammo con fare interrogativo ed alla mia domanda: "Ma con chi ce l'ha quello?" - il Signore del Tempo non seppe rispondere se non con un silenzio di tomba.
Il Gargoyle continuò con le sue frasi lapidarie: "Questo è il primo avvertimento!".
Guardai Freezer che, continuando a fissare la creatura, ripeteva ininterrottamente: "Non ce l'ha con noi, non ce l'ha con noi!" - e decisi di fare luce sulla cosa: "Chi sei?" - chiesi con fare inquisitorio, facendomi avanti.
"Sono il Gargoyle ed intervengo quando c'è qualcosa che non va!".
Ne sapevo quanto prima e la sua risposta non denotava certo uno spiccato acume, ma almeno avevo capito che era disposto al dialogo; Freezer, risvegliatosi dal suo immobilismo quasi magico, mi prese per la collottola e mi tirò indietro, forse per paura che dicessi qualche eresia, sussurrandomi nel contempo: "Forse è per colpa delle frasi di prima; forse il Garguglio esterna la volontà degli Dei!". Il Signore del Tempo era evidentemente ancora agitato, visto come balbettava il nome della creatura, storpiandolo sempre di più e le sue teorie sulla volontà divina mi lasciavano abbastanza perplesso; mi ero sempre immaginato gli Dei come esseri più svegli dell'esemplare che ci era apparso davanti e mi rifiutavo di credere che si muovessero per una banalità del genere!
Nel frattempo anche Danaban si era fatto timidamente avanti ed iniziava a muovere i primi passi sulla strada del coraggio: "Posso chiederti una cosa?". Il Gargoyle annuì con fare regale. "Se sei tu che intervieni nelle cose che ci succedono" - fece in modo sempre più ardito - "è forse colpa tua se qualcuno mi frega sempre l'arma, quando questa mi cade nei combattimenti? Non lo trovo affatto giusto!". Questo sì che era un vero esemplare di uomo! Di fronte alla manifestazione del proprio Dio (perchè mio, sicuramente non è!) cosa chiedeva? Chi era stato a rubargli la spada! E meno male che dovremmo essere noi Nani quelli venali!
Visto come buttava la discussione, anch'io decisi di unirmi alla sagra del no-sense e chiesi se egli era anche il responsabile dei recenti omicidi avvenuti dentro l'Arena (almeno avevo fatto una domanda di utilità pubblica!).
Il Gargoyle adesso sembrava quasi imbarazzato (forse non sapeva con chi aveva a che fare!!) ed iniziò a cincischiare: "Queste non sono cose di mia competenza; intervengo quando c'è qualcosa di sbagliato" ripetè. Pensai subito che di cose sbagliate ne avevo viste molte (una mi era davanti!) e precisai a Freezer che non aveva risposto esaurientemente a nessuna delle due domande. Purtroppo il mio compagno era come ammaliato dall'apparizione e negò l'evidenza: "Tutto ciò è splendido!" continuava a ripetere quasi commosso.
"Gargaglio" - domandò - "ti abbiamo forse offeso con le nostre frasi?".
"Gargoyle" - gli precisai per l'ennesima volta - "si dice Gargoyle; ti prego, dillo bene almeno una volta; fallo per me, Freezer!".
"Sono state dette frasi che non vanno dette!" gli rispose la creatura.
Mi guardai attorno, sperando che qualche novellino di Midgaard non fosse arrivato nel frattempo; dover loro spiegare perchè gli Dei si manifestavano in maniera così buffa sarebbe stata un'impresa impossibile.
"Ritornerò solo se saranno dette cose che non vanno dette!".
Conoscevo un Nano che parlava proprio come lui: gli era caduto per sbaglio un Gigante sulla testa quando era piccolo!
"Ti prego, torna presto Garghiglio!" faceva Freezer.
"Sì, torna!" faceva Danaban.
"Ciao, e statti bene, eh!" facevo io.
Il Gargoyle sparì e lasciò dietro di sè tre poveri avventurieri senza parole, seppur per motivi diversi.
"Sono davvero strane storie" - commentò Danaban - "strane storie!".
"E' stato tutto cosè surreale; un Gagliargo mandato dagli Dei!".
"Voi non vedete il quadro generale!" - dissi, interrompendo quelle frasi estatiche - "ogni nostro movimento è stato sempre controllato e vagliato, e tutto questo da chi? Da un Gargoyle! Una cosa che di solito sta appollaiata sulle chiese, a meno che ci sia un Mago così cretino da darle vita!".
"Strane storie, strane storie".
"Splendido, surreale, quasi allucinogeno".
Non serviva a niente e quindi decisi di andarmene, ma non senza aver dato prima un consiglio al prode Danaban: "La prossima volta, stai attento a ciò che dici!".
Questo è ciò che successe, caro Esteban, e quello che hanno visto questi miei occhi di Nano; possa tu trarne giovamento per il futuro!

Con Orgoglio

Telan l'Irruento








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