Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Locanda del Granchio Rosso

I Racconti

Ci credete nel destino? O preferite sentirvi burattini nelle mani di dèi malvagi? Ascoltate Kilaim, e poi pensateci su...


Tutto cominciò quella sera, era il giorno della Luna, del mese dell'Antica Oscurità secondo il calendario di Midgaard.
Ero passato in città per consultare alcuni scritti della biblioteca riguardanti il fondatore del mio Ordine.
E mi era capitato sotto mano un manoscritto che narrava di come egli, pur grande nella sua potenza era stato privato della vita molti anni or sono, tramutato in un non morto...
Quella sera un bardo si era messo a cantare una melodia dedicata alle creature della notte, e io lì l'avevo ascoltata tranquillamente senza pensarci tanto sopra... quelle parole sembravano come delle soffici piume al vento, anche se poi si tramutarono in massi...
Uscii dal tempio e mi diressi verso il centro, guardai in cielo e vidi che la luna non era ancora sorta, "strano", pensai "proprio nel giorno della luna", "ma siamo nel mese dell'Oscurità Antica" mi dissi... ah se solo avessi ascoltato di più quella parte del mio animo che era molto superstiziosa forse ora non sarei dove sono ora...
Mi misi in piazza ad aspettare, rovistando tra vecchie pergamene trovai delle indicazioni.
Una pergamena recava queste parole "...L'Astro Argenteo quasi si spense, per causa degli antichi morti di Midgaard..."
I morti di Midgaard, il cimitero pensai e mi diressi lì, desideroso di conoscere, ma la ricerca della conoscenza non deve distogliere dalla ragione... sentivo una voce dentro di me che cresceva "non andare oltre", "non sia mai che un Nano rinunci all'impresa" pensai...
Entrai nella Cappella principale e chiesi indicazioni al prete... blaterava troppo per i miei gusti, diceva che ero un pazzo incosciente e che avrei fatto meglio a tornarmene tra le montagne... non gli diedi ascolto e mi inoltrai nelle antiche catacombe. Non so per quante ore vagai perso in quel labirinto, più volte mi ritrovai nello stesso punto, i corridoi erano pieni di quelle creature abominevoli e la mia ascia si dette da fare.
Infine trovai quello che cercavo, il responsabile di tanti delitti.
Il Combattimento fu breve ma intenso... sangue schizzava da tutte le parti ed infine il suo cadavere giaceva lì, immobile nel pavimento di pietra.
Possibile che questa vile creatura avesse osato tanto in passato, contro uno dei maghi più potenti di Silmaril.
Ormai doveva essere quasi l'alba, e percorsi la strada a ritroso per uscire, sentivo un prurito al collo ma pensavo fosse una qualche ferita superficiale, fu più o meno a metà del tragitto che sentii gelarmi in sangue nelle vene, vidi la mia pelle schiarire gradatamente ed anche la barba cambiare colore, passando dal suo ormai perduto rosso acceso ad un bianco quasi spettrale.
Provai un dolore immenso, e quasi svenni... qualcosa era andato storto, ma ero troppo orgoglioso per ammetterlo, persino con me stesso. Pesantemente mi trascinai verso l'uscita... alla vista del sole il mio sangue bruciò come fosse avvelenato, un dolore atroce, un urlo bestiale uscì dalla mia bocca ed in quel momento caddero tutti i veli e capii cos'era successo.
Ero stato condannato, si condannato ad una non-vita eterna, condannato dalla mia stoltezza... perché mi ero addentrato lì quella notte? Perché non ero rimasto nella mia tranquilla montagna?
Ora dentro di me sentivo crescere gli istinti della bestia, un irrefrenabile desiderio di sangue. Uscendo dal cimitero incontrai un abitante... impaurito cominciò a gridare... quel grido mi risuonò nelle orecchie e l'istinto prese il sopravvento, spalancai la bocca e lo azzannai... in quel momento ogni speranza andò perduta...
Chi ero io? Kilaim il Nano, chi sono io? ...a questa domanda non ho risposta.
Questo è stato il mio ultimo giorno tra i vivi, e sarà quindi il mio ultimo racconto sul diario che mi ha accompagnato fin dal mio arrivo in queste terre.








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