Passeggiando nella cittadina di

Silmaril
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Locanda del Granchio Rosso

I Racconti

Se l'uomo non viene messo continuamente alla prova, il suo spirito diventa molle e la sua volontà va a caccia di una tranquillità poco consistente. Basta questo a giustificare quanto racconta Kheyan?


Erano passati ormai parecchi giorni, quasi un mese, da quando il glorioso e potente Principe Giomadice aveva designato me e Shagrat come suoi successori, ed aveva affidato a Shagrat il Simulacrum Tenebrarum, la reliquia che conferisce a chi la indossa il grande onore e il potere di guidare l'Ordine delle Tenebre. Shagrat divenne il Principe Nero delle Tenebre ed io il Barone. Eravamo i nuovi Nobili designati per far rinascere l'Ordine delle Tenebre.
Quella sera l'eccitazione era palpabile in tutta la Fortezza. Dalla finestra della Camera del Consiglio dei Nobili osservavo la pioggia scendere, mentre con il Principe Nero definivamo gli ultimi dettagli prima della Cerimonia e della nostra prova di forza. Decidemmo quindi che era tutto pronto, e ci dirigemmo verso il Salone dei Rituali. Lì i Legionari ci attendevano impazienti, ansiosi di sacrificare qualche anima ad Hellion oscuro dio degli Inferi e delle Tenebre, e nel vederci esplosero in un'ovazione di gioia. Shagrat annunciò, urlando così forte da essere sentito in tutto il regno, che i tempi erano propizi, che l'ora era giunta! Che le forze del Male erano tornate! Tutti insieme intonammo, in modo che tutti potessero sentirci, l'inno delle Tenebre, l'ode oscura, che al sol sentirla un brivido di freddo scende lungo le schiene. Ma non era più tempo di parole! Era il momento di agire!
Marciando con in testa il Principe Nero ed io al suo fianco, giungemmo fino ai cancelli della Capitale Midgaard, dove con un grosso ariete alcuni Legionari sfondarono il cancello che il sindaco aveva prontamente chiuso osservandoci in lontananza. Illuso! Credeva forse che un misero cancello avrebbe fermato la nostra avanzata? Egli fu il primo a perire! E subito dopo di lui quel menagramo del Fabbro apprendista!
Lì fu il caos! Lì la gioia e l'ardore per la battaglia erano chiaramente visibili sui volti di tutti noi!! Strazi, lamenti e grida di morte echeggiavano continuamente per le vie della città, gli abitanti cercavano disperatamente di mettersi in salvo scappando e nascondendosi! Chiamai con me il Legionario Tabris; insieme andammo a insegnare l'educazione a quell'uomo così sicuro di se da far venire il vomito: il Boia. Un altro legionario, Kravier, corse verso l'altare dove pugnalò e pugnalò il curatore finché non cadde riverso in una pozza di sangue! Nessun guardiano o Maestro delle gilde di città fu risparmiato! Ovunque vi erano scene di battaglia! Saccheggiammo i negozi e invademmo le abitazioni, nulla fu lasciato integro! Le nostra risa diaboliche echeggiavano in tutto il regno; alcuni, guardandosi bene dall'avvicinarsi a Midgaard, sentendo le urla di morte e le grida delle guardie che si ritiravano, chiedevano con evidente preoccupazione cosa mai stesse succedendo:

L'Ordine delle Tenebre era tornato a incutere morte e terrore!

MUHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!

Ormai Midgaard era un ammasso di carcasse, di corpi straziati, di grida lontane... TUTTI, TUTTI erano caduti sotto i colpi dei Combattenti delle Tenebre!!!
Midgaard era sotto la nostra volontà!
La pace e la serenità che da troppo regnava nel regno di Silmaril era ormai stata spezzata!

...

Shagrat mi guardò e mi disse: "Bene, i nostri Legionari si sono divertiti a sufficienza, ora che Midgaard è stata messa a ferro e fuoco, possiamo portare il nostro messaggio ai nostri nemici di sempre e a coloro che potrebbero essere così stolti da provare a mettersi contro di noi!"
Prese da dentro uno zaino una benda dell'Ordine delle Ombre Custodi e un fulmine di zaffiro. Mi porse la benda: "Barone, sapete cosa fare"
"Certo Principe Nero" risposi io.
Shagrat salì le scale che portavano all'altare del tempio per consegnare il messaggio a Krandal Capogilda del Fulmine Azzurro, che era ivi rintanato.
Io ero in attesa di veder scorgere un membro delle Ombre Custodi nella Piazza del Popolo. Da lì a poco passò Deler.
"Deler" tuonai "Fermatevi, vi devo consegnare un messaggio da portare al vostro Sovrano"
Egli dapprima si fermò, poi sembrò esitareò... osservava i quattro tra i nostri più valorosi Legionari, Aurost, Ilsinar, Kravier e Tabris che erano lì accanto a me a raccontarmi le loro gesta. In fondo non posso dargli torto se quegli uomini gli incutessero paura, i loro volti erano profondamente segnati dal Male!!
Egli cercò in fondo all'anima un po' di coraggio e disse: "Ditemi Barone... come posso esservi utile?"
Gli mostrai la benda "Sai cos'è questa, vero?"
Sul suo viso apparve un'espressione perplessa "E'... la benda dell'Ordine delle Ombre Custodi delle quali io sono appartenente"
"Esatto." Feci io lasciandola cadere in terra. "Consegnala al tuo Sovrano. E porta questo messaggio: le Tenebre sono tornate, e chiunque oserò ostacolarci farò la fine di quelle guardie lì" e indicai un cumulo di corpi esanimi di "piccioni", guardie dell'Aquila Novae.
"B-bene..." Fece stupito "porterò personalmente benda e messaggio al mio Sovrano... ma non capisco... io..."
"Non c'è nulla da capire." Risposi "ora vai"
Tabris mi si avvicinò e mi disse: "Barone se mi permettete, vorrei staccargli di netto la testa dal collo..."
Diedi una pacca sulle spalle al Legionario " No... no... il messaggio deve consegnarlo da vivo... io il suo cadavere fino alla Sede delle Ombre Custodi non lo trascino"
Tabris alzò le spalle sconsolato e un po' amareggiato. I Legionari delle Tenebre non ne hanno mai abbastanza del sangue dei nemici!

...

Ci ricongiungemmo a Piazza del Popolo dove constatammo la pochezza dei nostri avversari e la loro codardia. Per ore avevamo scorrazzato liberi di agire, senza che nessuno o quasi osasse proferir parola... Sempre con il Principe Nero che ci guidava, lasciammo quella città oramai irriconoscibile, i muri lindi un tempo ora erano sporchi di sangue; e ci dirigemmo verso la nostra amata Fortezza. Nell'allontanarci udimmo alcuni avventurieri, finalmente usciti dai loro nascondigli, che si erano riversati nelle piazze osservando sconsolati il disastro da noi provocato e trascinando i corpi dei loro cari per dargli degna sepoltura.

Alla Fortezza festeggiammo tutta la notte, fino all'alba, con boccali colmi di vino che ci ricordava il sangue fresco che poc'anzi era scorso in abbondanza. Quest'immagine nella nostra mente ancora più saporito rese il vino nelle nostre gole.

E ora mentre sto qui a raccontare mi chiedo:
E' questo il valore degli Araldi del Bene?
E' questo il valore dei Paladini della Luce?
Dov'eravate mentre ci prendevamo gioco del Boia?
Dov'eravate mentre il curatore ci implorava in ginocchio pietà?
Dov'eravate mentre il sindaco si accasciava in una pozza di sangue?
Dov'eravate mentre degli innocenti esalavano l'ultimo respiro?
Ve lo dico io!!! Eravate nascosti! Scappavate!
E allora vi metto in guardia: questo è stato solo un monito, un assaggio della nostra potenza. Non osate ostacolare la nostra marcia funesta! Non potete sconfiggere chi della Morte si prende gioco e le ride in faccia! Noi del vostro odio e del sangue, di chiunque sia, viviamo e ci nutriamo!!!!

MUHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!

Mai come ora le parole del Principe e fondatore delle Tenebre Giomadice, al quale io sarò sempre fedele, trovano un chiaro e sicuro significato: "...Questa è la nostra incredibile forza, come l'Araba Fenice dalle sue ceneri, noi risorgiamo dal nostro sangue più forti di prima. La Morte ci può prendere, è vero, ma noi la beffiamo con la nostra audacia e col nostro coraggio..."
Siamo tornati, siamo rinati... siamo i Combattenti delle Tenebre!

MUHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!!!!

Hellion è grande, Hellion ci guida e ci protegge!

Le Legioni Nere marceranno presto invitte!!

Combattenti, uomini e donne di Silmaril, unitevi a noi, abbracciate il Male, finché siete in tempo!

MUHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!








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