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Moria
secondo un resoconto di Kijio
Se siete appassionati di caverne e labirinti non potete
perdervi il misterioso mondo di Moria (mi domando: Moria è la caverna
più bella che ci sia? n.d.r. ;).
L'importante è che non vi perdiate d'animo appena entrati. Fra mille
cunicoli, nelle penombre inquietanti, sentirete strani rumori e versi di
chissà quali esseri.
Ecco quindi che incontrete coboldi, leoni, una miriade di pipistrelli di ogni
colore e specie e altre 'sorpresucce'. Sarà facile perdere la bussola
ed i più deboli d'animo tenteranno la via del ritorno.
Naturalmente, come tutti sanno, le caverne hanno un'entrata che non sempre
è l'unica via d'uscita, spetta agli avventurieri scoprire cosa si
cela nell'oscurità e dove portano i percorsi fra le grotte.
Agli eroi che vorranno intraprendere l'avventura dò un consiglio:
portatevi da mangiare e bere per diversi giorni, se vi perderete e
nonostante ciò vorrete continuare la spedizione senza pregare
il vostro dio che vi riporti a casa, la strada del ritorno potrebbe essere
molto lunga, e dubito che troviate un bel venditore di torcibudella e
panini di erbapipa in mezzo a stalattiti e stalagmiti!
secondo un resoconto di Xiu
[...]
Tutto è iniziato con un'esplorazione dei sotterranei... A Midgaard. Mi
trovavo nella stanza del minotauro... dopo averlo sconfitto, se ne presenta
subito un'altro. Esausto e dopo aver dovuto eliminare anche degli zombie che
non mi davano tregua, mi guardo attorno. Subito noto il portale. Non ne
avevo mai visto uno, ne avevo solo sentito parlare nei racconti dei maghi e
dei combattenti più "anziani". :-) L'aria che ne usciva era quella pura di
una prateria, non quella soffocante e infetta dei cunicoli che avevo appena
attraversato. Un contrasto singolare. Preso dalla curiosità, non ho esitato
ad entrare nel portale. Subito ho riconosciuto la pianura vicino a Midgaard.
Approfittando dell'occasione e ormai stufo di sotterranei mi sono
incamminato verso Nord per conoscere territori che avrei sempre voluto
esplorare in gruppo. Il paesaggio si incupiva e si spogliava della
lucentezza delle pianure più mi avvicinavo alle montagne. Quando il sentiero
era ormai scomparso ero giunto a Moria. Le famose caverne. Le leggende
tramandate parlano di uomini mai tornati da quei posti. Spinto dalla mia
solita curiosità, e forse anche dal mio essere avventato, ho rinunciato
un'altra volta all'aria aperta. I passaggi nella roccia sono diventati
subito stretti, ma qualche volta si aprivano in caverne grandiose, spesso
abitate da esseri non molto amichevoli... Ad un tratto, dopo bivi e percorsi
tortuosi, ho visto il cunicolo illuminarsi al mio procedere... Un'apertura
verso l'esterno. Potevo scegliere di continuare per quegli angusti corridoi
sotterranei, ma ormai avrete capito che ne avevo proprio abbastanza.
Avanzando silenzioso mi sono avvicinato all'uscita... Mi trovavo
probabilmente dall'altra parte della montagna. Un ostacolo davanti a me. Un
coboldo e un leone. Dovevo decidere chi era più pericoloso. Non sapendolo ho
colto di sorpresa il coboldo, che con mia sorpresa, come gli orchetti che
avrei incontrato in seguito, si è rivelato più spaventoso nell'aspetto che
nella reale pericolosità. Stavo iniziando ad inorgoglirmi ed esaltarmi, per
il mio successo nella lotta, ma una parte di me mi ha ricordato che mi ero
prefissato di esplorare, non di devastare tutto ciò che incontravo. Quindi
ho continuato a procedere, invisibile e veloce, aiutato dai miei stivali
elfici.
[...]
Xiu Morvisian, Arcano Piè Veloce, Arco teso verso la Sapienza
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